Nel 1929 nasce il Premio Letterario Viareggio che viene assegnato per la prima volta nel 1930.
Fin dai suoi esordi ha sempre avuto stretti rapporti con artisti e personalità della cultura, non solo come sostegno morale e di idee, ma anche per reperire i fondi necessari sia per gli assegni in denaro ai vincitori sia per le spese di organizzazione.
Alla fine degli anni Sessanta, benché il suo prestigio sia immutato, il Premio si trova ad affrontare una serie di difficoltà che creano seri problemi economici alla manifestazione. Nel 1970 il Premio rischia la sua stessa esistenza perché non ha fondi, soprattutto mancano quelli per gli assegni ai vincitori. Leonida Répaci, ideatore e animatore della manifestazione fin dalle origini, decide di rivolgersi di nuovo e in maniera consistente al mondo delle arti figurative nell’intento di sostituire i premi in denaro con un’opera d’arte. Si apre allora un rapporto costante e proficuo fra Premio Viareggio e il C.I.D.A.C, presieduto all’epoca da Sergio Morico che non solo per alcuni anni permetterà al Viareggio di sopravvivere assegnando quadri e sculture in luogo del denaro ma darà il via ad una articolata serie di manifestazioni e mostre che, organizzate collateralmente al Premio, contribuiranno in maniera rilevante alla vivacità culturale della città.
In particolare dal 1974 al 1993 ogni anno viene organizzata la rassegna “Omaggio al maestro” che vede l’allestimento di mostre personali di importanti artisti italiani.
Nel 1975 Répaci cede la proprietà del Premio al Comune di Viareggio, pur restandone il Presidente. Con il passaggio al Comune il Premio attinge a nuove risorse, tornano per i vincitori i premi in denaro tuttavia permangono anche le opere d’arte.
Gianfranco Tamagnini assume l’incarico di Segretario del Comitato di Gestione Premio Viareggio e in quella veste promuove l’idea di fondare una Pinacoteca del Premio per la quale chiede agli artisti il dono di un’opera. Sia gli autori direttamente interpellati, sia il C.I.D.A.C. aderiscono all’idea ed è in questo modo che nel giro di pochi anni si forma la Collezione del Premio Viareggio. A donare sono sia gli artisti cui viene allestita la mostra “Omaggio al Maestro”, sia altri autori, più o meno giovani e affermati, che avvertono l’importanza di partecipare alla costituzione della raccolta d’arte del Premio Viareggio.
L’impossibilità di dare una adeguata sede alla collezione, insieme ad altre vicende, alla metà degli anni Novanta interrompe le donazioni, tuttavia quanto rimane oggi della Collezione del Premio Viareggio è una importante testimonianza dell’arte italiana del XX secolo.
Collegata al Premio Viareggio è la Donazione Parisi.