ANGELONI

GAMC Immagine Alfredo Angeloni
GAMC Collezione Alfredo Angeloni, 1930, matita su carta
GAMC immagine La Fontana bronzo, cm.50x62x62ca, Alfredo Angeloni
GAMC immagine La Fontana bronzo, cm.50x62x62ca,

La donazione fatta dalla figlia dello scultore Alfredo Angeloni, Wally, è composta da un totale di centosette pezzi provenienti dallo studio dell’artista, inoltre una foto ritratto di Angeloni, un album di foto e documenti, un taccuino di schizzi.
In gran parte si tratta di bozzetti di sculture in creta o gesso, ma vi sono anche due quadri eseguiti dall’artista, due opere di Ilio Bernabò e uno schizzo a china di Lorenzo Viani.
La raccolta offre una panoramica completa dell’attività artistica di Angeloni con esempi che colgono un po’ tutti gli aspetti della sua produzione con particolare riferimento alla ritrattistica, alla statuaria sia funeraria che celebrativa.
Angeloni, lucchese, frequentava abitualmente Viareggio dove poi visse gli ultimi anni della sua vita in una casa di via Battisti, per questo la figlia ha voluto lasciare alla città queste preziose testimonianze della sua arte.
La donazione è stata esposta al pubblico nella sua interezza nel marzo del 1998 a Villa Paolina a Viareggio.

Approfondimenti

I bozzetti in collezione offrono una panoramica
completa della produzione dell’artista, vi sono esempi di sculture di vario soggetto realizzate sia su committenza che per se stesso, bozzetti di monumenti celebrativi in gran parte relative ai monumenti ai caduti, ritratti e medaglie celebrative realizzati su committenza, bozzetti per monumenti funebri per il cimitero di Viareggio e quello di Lucca, opere di soggetto sacro.

vario soggetto

GAMC immagine opera Giovanetto dormiente< terracotta cm.2,5x33,5x15
Giovanetto dormiente terracotta cm.2,5×33,5×15
GAMC immagine opera La Conchiglia terracotta, cm.25x16x18
La Conchiglia terracotta, cm.25x16x18
Angeloni Alfredo Sirena terra cotta, cm.29x15x23
Sirena terra cotta cm.29x15x23

bozzetti di monumenti celebrativi

GAMC immagine opera Angeloni Alfredo Soldati in marcia, bassorilievo, terracotta, cm. 23x40x4
Soldati in marcia bassorilievoterracotta, cm. 23x40x4

teste, ritratti e medaglie celebrative

GAMC immagine opera Angeloni Alfredo Inno alla vita, bronzo, cm. 27x24x25
Inno alla vita bronzo, cm. 27x24x25
GAMC immagine opera Angeloni Alfredo Ritratto di Gioia Moron, gesso colorato, cm.33x18x14
Ritratto di Gioia Moron, gesso colorato, cm.33x18x14
GAMC immagine opera Angeloni Alfredo Giacomo Puccini, bronzo, cm.21
Giacomo Puccini bronzo, cm.21

bozzetti per monumenti funebri

GAMC immagine opera Angeloni Alfredo Monumento Carnigli, creta, cm.30x18x9
Alfredo Monumento Carnigli creta, cm.30x18x9

opere di soggetto sacro

GAMC immagine opera Angeloni Alfredo Cristo alla colonna, 1942, gesso, cm.46x21x17
Cristo alla colonna 1942 gesso, cm.46x21x17

GAMC immagine opera Angeloni Alfredo Fanciulla che si pettina, terracotta, cm.41x13x10
Fanciulla che si pettina terracotta, cm.41x13x10

“Nella prima metà del nostro secolo le arti plastiche sono state oggetto di una rivoluzione che ne ha modificato non solo lo stile ma la concezione stessa, il ruolo e la funzione

La vicenda artistica di Alfredo Angeloni è emblematica di un ruolo che la scultura ha continuato a svolgere, passando indenne da tali rivolgimenti, per rispondere al persistere delle esigenze celebrative sia delle comunità che dei singoli cittadini con la produzione di opere monumentali destinate a spazi pubblici, di statuaria funebre e religiosa, di busti, medaglie e ritratti.

In particolare la generazione di Alfredo Angeloni ha operato in un’epoca che ha assistito prima ad una fiorente richiesta di monumenti (basti pensare alla capillare erezione di monumenti ai caduti che ha fatto seguito alla prima guerra mondiale e alla committenza celebrativa del Regime) e poi alla successiva decadenza di tali esigenze fin quasi al rifiuto, alla considerazione della statuaria cimiteriale quale status symbol di una famiglia e di una cittàe poi al suo progressivo abbandono.

L’interesse e le attenzioni che Angeloni continua a suscitare risiedono proprio in questo essere esemplare di un “compito” che la scultura ha mantenuto anche a fronte di una rivoluzione epocale che avveniva e che avrebbe lasciato tracce indelebili, dell’incarico che la società ancora affidava agli artisti: interpretare sia un sentimento pubblico, collettivo, che una dimensione privata, dare forma al monumentale come all’intimo, cogliere della vita i suoi aspetti quotidiani e individuali quanto rappresentare un’idea, una filosofia superiore.

Angeloni ha assolto il ruolo di interprete di un gusto borghese educato e attento non solo a certi canoni estetici ma anche da una precisa idea della vita e della morte. Una vita celebrata esaltando la naturalezza di ogni suo aspetto compresa la morte e una rappresentazione della morte che trascende la contingenza del dramma, del lutto: i monumenti funebri di Angeloni adempiono da un lato all’invito foscoliano alla conservazione della memoria perenne, al mantenimento della “corrispondenza di amorosi sensi”e dall’altro rassicurano sull’esistenza di un al di là dove tutto si ricompone in una serenità consolatrice.

Le figure di Angeloni, tutte, vivono di una grazia fatta di certezze, di ciò che ci si aspetta dalla vita e dalla morte: la fanciulla che sboccia, la sua bellezza nella nudità non arreca peccato anzi, è l’amor sacro di platonica memoria, il busto di bimbo con i pompon esalta la migliore tradizione verista, la Venere sgusciante dalle valve di una conchiglia asseconda un gusto liberty surreale, la riproposizione di figure mitologiche quali allegorie di valori eterni, fino ai monumenti ai caduti, estrema sintesi celebrativa, l’apoteosi della vita e della morte, del sacrificio e dell’ideale. “(Serafini)

GAMC immagine opera Due figure avvinte, creta cruda, cm.17x18x11
Due figure avvinte, creta cruda cm.17x18x11

La collezione di opere di Alfredo Angeloni divenuta patrimonio dei Civici Musei
della città di Viareggio si compone prevalentemente di bozzetti e modelli in gesso e terracotta.

Il bozzetto e/o il modello di un’opera specialmente quando si tratta di scultura non di rado rimane l’unico esemplare della traduzione dell’idea
dell’artista. Il valore e la considerazione del bozzetto di un’opera scultorea, soprattutto nella seconda met&agrave; dell’Ottocento e nel primo ‘900, erano assai elevati – a prescindere dalla loro successiva realizzazione in monumenti o statue in bronzo e marmo. Esso costituiva infatti non solo un momento essenziale della genesi di un’opera, praticamente la sua progettazione, ma anche il colloquio intimo dell’artista con se stesso, l’idea che nasceva dalle sue stesse mani.

L’artista d’altronde sapeva di presentarlo ad un pubblico e ad una committenza capace di leggerlo perch&eacute; abituata da una lunga consuetudine a interpretarlo e immaginarlo tradotto nelle dimensioni e nei materiali dell’opera finita. Le rivoluzioni subite dalle arti plastiche nel nostro secolo hanno coinvolto anche il ruolo e il valore dei bozzetti e dei modelli ovviamente, in alcuni casi rendendoli opera tout court, in altri decretandone invece l’estinzione.

Negli ultimi anni si è assistito ad una inversione di questa tendenza, vuoi anche per il ritorno della scultura a materiali “nobili”, quali il marmo e il bronzo. Tale atteggiamento ha prodotto la rinascita di una nuova e generalizzata attenzione per i bozzetti
e per le gipsoteche. Una attenzione doverosa perchè il bozzetto – sia che venga poi reso opera e dunque dallo stesso autore in qualche modo re-interpretato, sia che rimanga prima e unica elaborazione di una idea mantiene intatta la carica e la filosofia del suo creatore, la sua concezione artistica, gli addetti ai lavori infatti non hanno mai cessato di consideralo un prezioso momento di un processo creativo.

La particolarità della vicenda artistica di Angeloni rende evidente la sua appartenza ad una concezione della scultura impensabile senza bozzetto è certamente una fortuna che una cospicua parte della sua produzione sia stata conservata unita, ciò permetterà di affrontare uno studio accurato sulle premesse e gli sviluppi della sua opera che ci auguriamo possa essere affrontato quanto
prima.(Serafini)

Bibliografia

Antonella Serafini, Collezioni Gamc, Pacini, Pisa 2008

Bibliografia:Antonella Serafini (a cura di), Alfredo Angeloni sculture e bozzetti, depliant mostra, Viareggio, 1998

Autori

Angeloni AlfredoViani Lorenzo