Nudo accasciato
AUTORE
COLLEZIONE
MISURE
34,5 X 30
ANNO
1953
TIPOLOGIA
Pittura
MATERIA E TECNICA
tempera su carta
SCHEDA CRITICO
Tra i temi ricorrenti nella pittura di Casorati vi È quello della figura addormentata nel vivo del paesaggio o nel chiuso dello studio: una sorta di leit-motiv che dalla giovanile esperienza simbolista conduce sino alle opere della tarda maturità, segnando per intero il suo percorso d’artista. La tempera qui esposta ne offre, per l’appunto, una delle ultime versioni, attestando le scelte espressive del pittore alla metà degli anni Cinquanta.
Non piÙ occasione di stremati grafismi alla Klimt o alla Toorop come era stato sulle pagine delle riviste secessioniste, nÉ indice del riacquistato senso del volume e della fisicità dei corpi come nella mantegnesca “Fanciulla dormiente” del ’21, il sonno della protagonista si risolve qui in un gioco di pure cadenze cromatiche. Il rosa della pelle, il bianco dello spartito musicale, il verde e l’indaco delle fasce di paesaggio, perdono ogni riferimento naturalistico per rilegarsi in una composizione tutta di superficie, secondo la tecnica specifica del “cloisonnÉ”; e il segno rinuncia alla purezza lineare che tanti anni di magistero grafico hanno affinato, per farsi nero e spesso come quello che lasciato dalla sgorbia nelle incisioni su legno e su linoleum che il pittore esegue nello stesso arco di tempo. Ne riesce un’operazione che per l’accentuato primitivismo può collocarsi accanto a “CalviÈre” (1950) e “Nudo sul paesaggio giallo” (1954), dove tale linea di ricerca si radicalizza con esiti al limite dell’astratto.
“La Donazione Lucarelli”, a cura di G.Matteucci – R.Monti, Musei Civici di Villa Paolina, Viareggio,
1994, p. 92