BONETTI

GAMC immagine Lorenzo Viani Caricatura di Uberto Bonetti carboncino cm.13x20
GAMC Lorenzo Viani Caricatura di Uberto Bonetti carboncino cm.13×20

La donazione di opere di Uberto Bonetti alla città di Viareggio è avvenuta per volontà dello stesso artista. Costituita da oltre 250 pezzi in gran parte scelti dall’autore e poi ulteriormente definita dalle figlie dopo la sua morte, insieme a quelli di proprietà del Comune, acquisiti negli anni in occasione di alcune delle numerose collaborazioni avute da Bonetti con l’amministrazione cittadina, rappresenta tutti gli aspetti della poliedrica e multiforme produzione dell’artista svoltasi nel corso di circa settanta anni.
Divenuto famoso soprattutto per l’ideazione di Burlamacco, Bonetti ha svolto gran parte della sua attività creativa nell’ambito della grafica pubblicitaria (alla metà degli anni ’50 è stato il primo in Italia insieme a Enrico Carboni a curare per intero la campagna promozionale di un prodotto dalla sigla al marchio, alla confezione, allo slogan, alla pubblicità), tuttavia non secondaria è stata anche la sua carriera di pittore legata al Futurismo e in particolare alla fase dell’aeropittura, e poi alla produzione di acquerelli; è stato inoltre scenografo, sia per il cinema che per il teatro e caricaturista.
A Viareggio è stato per oltre cinquant’anni, salvo rare eccezioni, l’autore dei manifesti ufficiali del Carnevale e di quelli di alcune edizioni del Premio Viareggio.

Approfondimenti

GAMC immagine opera Bonetti, studi per il costume di Burlamacco, 1929-30, matita e acquerello su carta, cm.20x28,5
studi per il costume di Burlamacco, 1929-30 matita e acquerello su carta, cm.20×28,5

Burlamacco, maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, dal 1989 entrata a far parte del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari Nazionale di Roma, fa la sua prima apparizione ufficiale nel Manifesto del Carnevale del 1931 dopo almeno un paio di anni di studi ed elaborazioni che risentono chiaramente del clima futurista di quegli anni ed in modo particolare della Tuta di Thayaht. A documentarne la genesi esistono numerosi disegni in parte conservati in questa donazione (Sezione V), in parte proprietà della Fondazione Carnevale di Viareggio.

Da allora è stata quasi sempre raffigurata nei manifesti ufficiali, tuttavia non è mai divenuto un personaggio in carne ed ossa, attore di vicende più o meno comiche, come tutte le altre maschere della storia italiana. E’ i un simbolo, volendo un marchio, la cui forma essenziale, nel tratto e nei colori, in tutti questi decenni non ha mai perso di freschezza e attualità.L’allora Comitato Organizzatore dei Festeggiamenti del Carnevale richiese un manifesto “nuovo ma non estremo nella sua novità, che rappresentasse la natura vacanziera della città e ne descrivesse in sintesi gli aspetti peculiari, il sole, il mare, il Carnevale, le bellezze naturali”. Ma anche le due anime che da sempre convivono in Viareggio: la Darsena dei marinai e dei pescatori, dei costruttori di natanti, e la Passeggiata con i grandi alberghi, i caffè, la mondanità.

GAMC immagine opera Bonetti, studi per la faccia-maschera di burlamacco, 1930, matita e acquerello su carta, cm.11,5x19,5
studi per la faccia-maschera di burlamacco, 1930 matita e acquerello su carta, cm.11,5×19,5

“ Così tutto fu fonte di ispirazione per Bonetti, le maglie dei bagnini, l’ombrellone a strisce bianche e rosse, l’azzurro del mare e del cielo (il colore dei Savoia assidui frequentatori delle spiagge della Versilia) e l’azzurro come colore dei costumi alla marinara. Ed ancora influenzeranno Bonetti i particolari del tipico abbigliamento dei pescatori, la magnosa ad esempio, o le mantellle di incerato color petrolio, e così si insinua anche la nota scura, nera della notte, e della pece dei calafati in contrapposizione alla luce, al giorno, al sole”. (Claudio Giorgetti)Così Bonetti ne parlò in una intervista: “Burlamacco fu una mia invenzione del 1930. Mi fu chiesto di fare un manifesto del Carnevale. Piacque subito. (…) Dopo l’uscita, nel 1931, del manifesto con l’accoppiata delle due figure sui moli, gli Zacconi mi riservarono una sorpresa. Un’autentica sorpresa. I veglioni di Carnevale, allora, si tenevano al Teatro Eden. E per il Carnevale1931 mi chiesero di disegnare un manifesto con le due figure a grandezza naturale.

GAMC immagine opera Bonetti, schizzi per il manifesto definitivo del Carnevale 1931, 1930, matita e acquerello su carta, cm.20x29
schizzi per il manifesto definitivo del Carnevale 1931, 1930 matita e acquerello su carta, cm.20×29

Il cartellone fu posto sul palcoscenico e all’apertura della serata accadde un fatto straordinario di cui non ero proprio al corrente. Davanti alle due maschere si erano posti due ballerini con indosso lo stesso costume. Quando le luci si accesero i due ballerini si staccarono dal cartellone e scesero in platea fra la folla. Fu una trovata degli Zacconi. Non so quanto contribuì ad essa Ermete Zacconi, furono i figli probabilmente ad avere l’idea. E’ certo che l’avvenimento contribuì alla diffusione delle due maschere. Quel cartellone restò in teatro per diversi anni (…). In uno di quegli anni, non ricordo quale, Ermete Zacconi fece una tournée in Sud America. Quando tornò mi chiese informazioni sulla maschera, accompagnandole xon dei complimenti. Io cercai di schivare i suoi elogi: ‘Beh, insomma…grazie!’ E lui: ‘Ma non lo sa che cosa ha fatto lei per Viareggio, avere finalmente una sua maschera!’ Mi

Sezione composta da pezzi realizzati a stampa – di molti esistono in collezione anche gli schizzi preparatori e/o l’elaborato conclusivo – nutrita testimonianza di cinquantotto anni di attività di grafico di Bonetti (vedi sezione VIII).
Si tratta in gran parte di pezzi ormai divenuti unici.
Molti riguardano il Carnevale di Viareggio e il Premio Letterario Viareggio ma vi sono anche significativi esempi di pubblicità commerciale diffusa a livello nazionale.

GAMC immagine opera Bonetti locandina, 1933, cm.18x15,5
Bonetti, locandina, 1933 cm.18×15,5
GAMC immagine opera Bonetti locandina, 1947, cm.35x24,5
Bonetti locandina, 1947 cm.35×24,5
GAMC immagine opera Bonetti, 1948, cm.25x17
Bonetti, 1948 cm.25×17
GAMC immagine opera Bonetti, locandina, cm.24x17
Bonetti, locandina cm.24×17
GAMC immagine opera Bonetti, locandina, 1952, cm.32,5x23
locandina, 1952 cm.32,5×23
GAMC immagine opera Bonetti, locandina pieghevole, 1958, cm.55x21,5
locandina pieghevole, 1958 cm.55×21,5






GAMC immagine opera Bonetti, locandina, 1963, cm.32x20
locandina, 1963
cm.32×20

L’attività di disegnatore satirico e caricaturista fu tutt’altro che secondaria nel complesso dell’opera di Bonetti. Fino al 1938 sovente firmava le caricature con lo pseudonimo di Burlamacco, nome della maschera da lui inventata

Tra i personaggi ritratti in collezione quelli di Luigi Pirandello, Marta Abba, F.T. Marinetti, Eduardo De Filippo, Elsa Morante, Sophia Loren, Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini, inoltre una caricatura fatta a Bonetti da Onorato e una fattagli da Lorenzo Viani.

GAMC immagine opera Bonetti, Pirandello, 1929, carboncino su carta, cm.22x14,5
Pirandello, 1929 carboncino su carta, cm.22×14,5
GAMC immagine opera Bonetti, Martinetti, 1931, matita su carta, cm.28x19,5
Martinetti, 1931 matita su carta, cm.28×19,5
GAMC immagine opera Bonetti, Fusco, carboncino su carta, cm.19x13,5
Fusco carboncino su carta, cm.19×13,5


Sezione composta da disegni di varia destinazione ma più spesso eseguiti non in ragione di una committenza ma tracciati come ricerca. Comprendono i disegni giovanili fatti all’Accademia e altri eseguiti negli anni della maturità. Vedi anche sezione IV


GAMC immagine opera Bonetti, esemplare di un blocco di schizzi studi per manifesto, locandina copertina di rivista “Prigionieri civili in Germania”
esemplare di un blocco di schizzi studi per manifesto
locandina copertina di rivista “Prigionieri civili in Germania”

Sezione composta da pezzi di varia natura, di alcuni dei quali si troveranno sviluppi successivi in altre sezioni (ad esempio le scenografie), ma che sono qui raccolti per la loro natura in gran parte più pittorica che progettuale. Fra gli altri alcuni acquerelli di soggetto carnevalesco, paesaggistico e a carattere sacro. Vedi anche sezione III

GAMC immagine opera Bonetti, Maschere, 1974, china, matita, carboncino, cm.47x67
Maschere, 1974 china, matita, carboncino, cm.47×67
GAMC immagine opera Bonetti, Sbrigati, andiamo…, 1988, acquerello su cartone, cm.27x35
Sbrigati, andiamo…, 1988 acquerello su cartone, cm.27×35
GAMC immagine opera Bonetti, Crocifissione, 1992, acquerello su cartoncino, cm.66x52
Crocifissione, 1992 acquerello su cartoncino, cm.66×52



La sezione dimostra come l’attività scenografica e di allestitore non fosse solo occasionale e legata al Carnevale ma costante e molteplice e dedicata anche alla concezione di strutture non effimere ma trasportabili e riutilizzabili. Fra le realizzazioni più durature gli arredi per il Galeone Santa Monica, dapprima destinato a scopi cinematografici e poi riadattato ad American Bar, Ristorante e Discoteca, le strutture per la Fiera del Libro di Viareggio


GAMC immagine opera Bonetti, studio per gli allestimenti della XIII Fiera del libro di Viareggio, 1968, matita su carta, cm.65x98
studio per gli allestimenti della XIII Fiera del libro di Viareggio, 1968
matita su carta, cm.65×98

Questa serie comprende una signifivativa raccolta dei disgeni e degli schizzi relativi alla genesi di Burlamacco, maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, in gran parte elementi del Taccuino di Burlamacco e due schizzi per lo studio del manifesto definitivo del 1931. L’adesione di Bonetti al Futurismo è qui testimoniata da quattro disegni aerofutusisti. Infine 18 schizzi per le scenografie dell’Enrico IV di Pirandello.

GAMC immagine opera Bonetti, schizzo del manifesto del Carnevale 1931, 1930, matita e acquerello su carta, cm.28,5x20
schizzo del manifesto del Carnevale 1931, 1930 matita e acquerello su carta, cm.28,5×20
GAMC immagine opera Bonetti, Via... verso il mare, anni '30, acquerello e matita su carta, cm.22,5x17
Via… verso il mare, anni ’30 acquerello e matita su carta, cm.22,5×17
GAMC immagine opera Bonetti, Studio per una scenografia dell' "Enrico IV", 1935-36, matita su carta
Studio per una scenografia dell’ “Enrico IV”, 1935-36 matita su carta



Lo stretto e continuo legame di Bonetti con il Carnevale di Viareggio si estese anche alla progettazione di scenografie e arredi per la città di cui questa sezione ne rappresenta un significativo spaccato.


GAMC immagine opera Bonetti, progetto per la costruzione di un grande palcoscenico per il Carnevale, 1952, tecnica mista su carta, cm.100x70
progetto per la costruzione di un grande palcoscenico per il Carnevale, 1952
tecnica mista su carta, cm.100×70

Sezione composta da pezzi relativi a bozzetti per copertine di libri e riviste di e su Viani. Rimaste allo stato di progetto sono tuttavia esemplari di questa attività che Bonetti esercitò con successo anche nell’ambito del Premio Viareggio di cui fu per un lungo periodo una sorta di Art Director (anni ’40-’60)


GAMC immagine opera Bonetti, ipotesi di copertina di un libro omaggio a Viani, 1965ca, tecnica mista su cartoncino, cm.35x24
ipotesi di copertina di un libro omaggio a Viani, 1965ca tecnica mista su cartoncino, cm.35×24

Sezione composta da bozzetti quasi tutti tradotti in realizzazioni (vedi anche Sezione I) per varie manifestazioni svoltesi in Versilia fra cui gli arredi e il manifesto della Fiera del Libro del 1956, il manifesto realizzato nel 1989 per la 57° edizione del Premio Viareggio e alcuni bozzetti inediti per i manifesti del Carnevale.


GAMC immagine opera Bonetti, studio per la decorazione di un piatto di ceramica, 1969-70, tecnica mista su carta, cm.25x33
studio per la decorazione di un piatto di ceramica, 1969-70
tecnica mista su carta, cm.25×33

Piccola sezione con due esemplari dell’attività di grafico e illustratore di libri di Bonetti

La sezione archivistica della donazione composta di documenti che chiariscono le vicende di alcune realizzazioni della vasta produzione di Bonetti. Particolarmente prezioso un documento del 1956 che elenca tutte le collaborazioni effettuate dall’artista come scenografo e allestitore negli stabilimenti cinematografici Pisorno di Tirrenia fra il 1941 e il 1956.

La sezione è costituita in gran parte da foto di scena che documentano l’attività svolta da Bonetti come scenografo e allestitore cinematografico principalmente negli stabilimenti cinematografici di Pisorno a Tirrenia. Pregevole l’aspetto documentario di questa parte della donazione soprattutto per conoscere realizzazioni, anche sperimentali, che per ovvi motivi erano destinate alla distruzione. Le immagini si riferiscono a bozzetti e scenografie de Il Faro, Cronaca di due secoli, Aeroporto S 12, Le allegre notti di San Gimignano, Leggenda di una voce, La casa senza tempo, 10 canzoni d’amore da salvare, La brigata della speranza, Pellegrini d’amore.


GAMC immagine opera Bonetti, bozzetto per una scena del film "Leggenda di una voce", 1950
bozzetto per una scena del film “Leggenda di una voce”, 1950
matita su carta

Quest’ultima sezione, raccoglie materiale di varia natura che, inserito nella Donazione in un momento successivo e quindi non ancora incluso nelle eventuali sezioni di pertinenza. Comprende disegni, incisioni, stampe, manifesti e cinque copioni cinematografici dimenticati e “scoperti” dalla famiglia nello studio dopo la scomparsa dell’artista.

Autori

Bonetti UbertoGiorgetti BrunoUmberto Onorato