Lorenzo Viani: la stampa nazionale

“La sua attività di pubblicista si sposta ora sulla stampa nazionale, scrive articoli per “Il Popolo d’Italia”, “Il Popolo Toscano”, “Ardita”, “Liburni Civitas”, l’ “Illustrazione toscana” e soprattutto il “Corriere della Sera” (dal ’28 al ’36 quasi trecento) e libri: Ceccardo (1922), Ubriachi (1923), Giovannin senza paura (1924), Parigi (1925), I V àgeri (1927), Angiò uomo d’acqua e Roccatagliata (1928), Ritorno alla patria (1929), Il Figlio del pastore (1930), Il ‘Bava’ (1932), Le chiavi nel pozzo (1935). Nasce infatti ora il romanziere e il memorialista, compulsatore infaticabile di dizionari ed enciclopedie allo scopo di arricchire il suo vocabolario e potenziare la lingua con vitali inserzioni dialettali e vernacole. Un’ operazione che, dal lucchese al viareggino scendendo sino al gergo rionale delle darsene, giunge a sfiorare esiti d’incomunicabilità e d’arbitrio, ma che Viani difende incondizionatamente per la fede nel potere euristico della parola e perché le riconosce una funzione espressiva capace di mantenerla in rapporto dialettico con la pittura”. (Paccagnini)

 

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Autore: Viani Lorenzo

Bibliografia

Paola Paccagnini, Cronaca di opere e giorni, in Matteucci Giuliano, Paccagnini Paola (a cura di), La collezione Varraud, Viareggio 1994