Lorenzo Viani: la chiamata alle armi

GAMC immagine opera, Lorenzo Viani, Soldato, 1918, Matita, china e tintura di iodio su carta, cm.35x24
GAMC immagine opera, Lorenzo Viani, Soldato, 1918, Matita, china e tintura di iodio su carta, cm.35x24
Soldato, 1918
Matita, china e tintura di iodio su carta, cm.35×24

“Allo scoppio del conflitto, Viani si trova su posizioni di acceso interventismo: una scelta che suona tradimento dell’ ideale anarchico per gli amici apuani, ma che tale non appare a chi, come lui, crede nel mito della guerra democratica e rivoluzionaria; che è anche di Ceccardo e di De Ambris e in generale di tutta una parte della società italiana accomunata, pur sotto diverse bandiere, dalla stessa debolez­za ideologica. Richiamato il 21 luglio 1916, dopo alcuni mesi di attesa a Genova parte per il fronte, dove resterà sino alla fine della guerra e al congedo, il 1° gennaio del ’19.

E’ un periodo difficile la seconda, prolungata assenza da casa­ fatto di ansie, sacrifici, marce forzate, ma anche di soste durante le quali scrive “come si fa la guerra, a ondate confuse come l’ondate del mare nei giorni di libeccio” e disegna ininterrottamente: visioni del Carso e della ritirata, cimiteri di guerra, schizzi di soldati italiani e di prigionieri, fermati sui taccuini o altrove, dove capita, su carta da batteria, garze mediche e asciugamani, col carboncino, la tintura di iodio e persino i fondi di caffè, ché l’attività del figurare, già limitata alla grafica, si riduce ulteriormente ai materiali di fortuna”. (Paccagnini)

 

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Autore: Viani Lorenzo

Bibliografia

Lorenzo Viani, Il Romito di Aquileia, pagine autobiografiche dai diari di guerra, a cura di A. Vivaldi (pref. G. Giorgetti Viani), Sarzana, Zappa, [1964].

Paola Paccagnini, Cronaca di opere e giorni, in Matteucci Giuliano, Paccagnini Paola (a cura di), La collezione Varraud, Viareggio 1994