La maggior parte delle opere proviene direttamente dagli studi degli artisti per una necessità del collezionista, dichiarata, di avere un contatto e un interscambio intellettuale con gli autori, per meglio comprendere, o intuire, le ragioni del loro talento. Lucarelli si orientò in particolare verso i grandi nomi dell’arte italiana della prima metà del secolo a cui accostò alcuni autori delle nuove generazioni e artisti viareggini con i quali ebbe consuetudine.Ma il vero gioiello, non foss’altro che per la rarità data l’esigua produzione dell’artista, è la Natura morta di Gino Rossi.
Di notevole importanza il nucleo di opere di Lorenzo Viani (la collezione integra ne contava oltre settanta), che dimostra non solo la predilezione di Lucarelli per il maestro viareggino ma anche la capacità di scegliere e individuare alcuni dei capolavori quali I volumi del monte Costa, La preghiera del Cieco, Il ponte del diavolo, Sant’Andrea, e soprattutto la totale assenza di pregiudizio nello scegliere e tenere presso di sé un’opera come L’ossesso.
Fra le ragioni che hanno consentito a Lucarelli di entrare in possesso di opere tanto belle e importanti vi è stata la possibilità di frequentare, in qualità di medico curante, la famiglia Viani, in particolare la vedova dell’artista, e di poter avere accesso allo studio del pittore che negli anni Cinquanta custodiva ancora gran parte delle opere del Maestro.
Bibliografia: Paccagnini Paola, a cura di, La Donazione Lucarelli, Viareggio, 1994, saggi introduttivi di Giuliano Matteucci, Raffaele Monti
Collezione: LUCARELLI
Bibliografia
Bibliografia: Paccagnini Paola, a cura di, La Donazione Lucarelli, Viareggio, 1994, saggi introduttivi di Giuliano Matteucci, Raffaele Monti