Madre con bambino morto
AUTORE
COLLEZIONE
MISURE
96 X 64
ANNO
1912 - 1914
TIPOLOGIA
Grafica
MATERIA E TECNICA
sanguigna su cartone
NOTE
Firmato in basso a destra: Lorenzo Viani
SCHEDA CRITICO
L’esperienza bellica sul Carso, che lo vede combattere come artigliere per l’intero anno 1917, È documentata da Viani con una serie di disegni, prevalentemente suggeriti dalla guerra, esposti in una mostra personale che egli tiene nell’agosto del 1918 alla Villa Paolina di Viareggio. Nello stesso contesto figurò anche questa “Madre con bambino morto” proposta in catalogo con il titolo “L’Innocente vittima dell’aeroplano”.
Gli elementi stilistici e il sentimento disperato che colorano di tragedia la scena della madre, riversa sul corpo del proprio figlio, hanno indotto Ida Cardellini Signorini a ravvisare un’affinità con “I Lebbrosi”, piÙ conosciuti come “Peste a Lucca” (I. Cardellini Signorini, 1975, n. 32). Ciò ne anticiperebbe la datazione al 1913-1915, epoca in cui si colloca la grande tela della Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Questa cronologia, che si È indotti ad accogliere, a nostro avviso ha piuttosto giustificazione nel “Volto Santo”, l’altra grande ”affiche’ votiva del trittico che comprende anche la “Benedizione dei morti nel mare”. Nel particolare, a sinistra, della donna che eleva al cielo il proprio pianto di dolore come ad invocare una grazia per il piccolo cadavere, ci sembra che l’emozione abbia portato Viani a seguire una stessa idea di forma, e di poesia, ma realizzata in due varianti.
Il rapporto che egli raggiunge, in questo disegno, tra linea e volume, si fonde in un effetto monolitico, di solida compattezza, quasi da monumento funerario. È come se l’artista, nello sviluppo del tema, fosse già indotto a quella ricerca plastica, a quell’armonia di pieni e di vuoti, che egli raggiungerà totalmente elaborando, a partire dal 1921, il progetto per il monumento ai Caduti della piazza Garibaldi a Viareggio.
“La Collezione Varraud”, a cura di G.Matteucci – P.Paccagnini, Musei Civici di Villa Paolina, Viareggio, 1994, p. 104