A viva vivida
AUTORE
COLLEZIONE
MISURE
16 X 24,2
ANNO
1968
TIPOLOGIA
Grafica
MATERIA E TECNICA
acquatinta e puntasecca
NOTE
Cinque Poesie di F i Vinicius De Moraes
Serie di quattro incisioni a colori realizzate nel 1969 ispirate al volume Cinque Poesie di F i Vinicius De Moraes tradotte da Giuseppe Ungaretti.
Tiratura del volume: 44 esemplari in numeri arabi e 4, fuori commercio, siglati A, B, C, D. Inoltre sono state tirati di ogni incisione 20 esemplari a larghi margini in p.d.a. in numeri romani. In collezione l�esemplare nr.33. Nella pagina del colophon le firme, a penna, di Dorazio, Ungaretti e Moraes.
Tutte le opere della raccolta hanno le stesse dimensioni: cm. 24,2×16 – foglio cm.34,3×24. Su ogni esemplare in basso a matita: Dorazio 1969.
SCHEDA CRITICO
PIERO DORAZIO
Roma, 1927 ”“ Perugia, 2005
Piero Dorazio nasce il 29 giugno 1927 a Roma dove termina gli studi classici e frequenta la facoltà di architettura. Si avvicina molto giovane alla corrente astrattista della capitale e dal 1945 partecipa all”attività del gruppo Arte Sociale. Nel primo dopoguerra frequenta lo studio di Renato Guttuso, ma ben presto si allontana dalle tesi del realismo socialista per aderire all’Astrattismo. Nel 1947 figura tra i firmatari del manifesto del Gruppo Forma 1 ed ottiene una borsa di studio dalla Scuola di Belle Arti di Parigi, dove risiede per un anno. Nel 1950 apre a Roma la libreria-galleria “L’Age d’Or” assieme a Mino Guerrini e Achille Perilli. Nell’estate del 1953 tiene due conferenze all’Università di Harvard e nel settembre sposa Virginia Dortch, con la quale si stabilisce a New York. Durante il soggiorno negli Stati Uniti, Dorazio entra in contatto con le personalità piÙ importanti dell”epoca, quali i pittori Mark Rothko, Jackson Pollock e il critico d”arte Clement Greenberg. Tornato in Italia l’anno successivo, espone con personali a Milano, Venezia e Roma. Nel 1957, durante il soggiorno a Nizza, Dorazio comincia a sperimentarela grafica, realizzando dapprima litografie in bianco e nero e solo successivamente quelle a colori. Nel 1961 conosce Renzo Romero che lo stimola a fare prove di puntasecca, acquaforte e acquatinta. Nella produzione grafica, a differenza di quella pittorica, Dorazio riesce a moderare la sua tendenza ad eccedere nei colori e nella serialità compositiva. L’artista espone alla Biennale di Venezia in tre occasioni: nel 1960, nel 1966 e nel 1988, mentre nei primi anni ’60 le sue opere sono esposte in Australia, Medio Oriente e Nord Africa. Nel 1966 partecipa ad una mostra a San Gallo, in occasione della quale Giuseppe Ungaretti scrive un saggio sulla sua pittura, esaltandone “i clamori stellari, le piattonate di colori luciferini”. L’anno successivo Dorazio realizza una serie di incisioni che accompagnano la raccolta del poeta intitolata “La luce”. Nel 1974 si trasferisce definitivamente a Todi. Fra il 1993 ed il 1996 progetta l”esecuzione di cinquanta grandi mosaici di artisti internazionali nella metropolitana di Roma. L’artista si spegne il 17 maggio 2005 a Perugia.
Sara Manfredi
ORIGINE E PROVENIENZA
Stamperia d‘Arte Romero, Roma