OTTONE ROSAI ALLA GAMC
Cartoni dei dipinti murali della stazione di Firenze Santa Maria Novella
29/03/2015 | 03/04/2016
Campagna toscana e Case di Villamagna 1935, carboncino acquerellato su carta gialla applicata su tela Collezione Ente Cassa di Risparmio di Firenze La opere, concesse in prestito dall‘Ente Cassa di Risparmio di Firenze, sono esposte di fronte ai grandi dipinti realizzati da Viani per la stazione di Viareggio. Due grandi autori del Novecento a confronti i quali, con le loro produzioni, hanno celebrato l‘italianità attraverso la narrazione della civiltà contadina e del mondo del lavoro. L‘iniziativa È finalizzata alla valorizzazione dell‘opera di Lorenzo Viani e del corpus di opere di proprietà del Comune di Viareggio, la raccolta pubblica più importante dell‘artista. Per documentare le molteplici affinità tra due grandi Maestri toscani del Novecento la GAMC propone l‘esposizione dei due cartoni dei dipinti realizzati da Rosai per la stazione di Firenze Santa Maria Novella. Le opere fronteggiano oggi le grandi tele Lavoratori del marmo in Versilia e Lavoratori del porto e partenza del marinaio, che Viani realizzò per la stazione di Viareggio. Si tratta quindi di significativi esempi, tra l‘altro contemporanei, di importanti opere pubbliche cittadine impreziosite da dipinti di due dei maggiori artisti toscani di quel periodo. Il processo di modernizzazione architettonica e urbanistica, promosso negli anni Trenta, modifica sostanzialmente il volto delle città secondo le nuove direttive del Regime attraverso la realizzazione di grandi opere: tra queste, significativo esempio di architettura Razionalista in Italia, la stazione Santa Maria Novella di Firenze, progettata dal "Gruppo Toscano" guidato da Giovanni Michelucci fra il 1933 e il 1935. Nel contempo, Viareggio viene identificata come "città nuova", dove le istanze dell‘architettura di regime possono facilmente ridisegnarne il volto non solo attraverso un nuovo piano regolatore, ma anche con grandi progetti come l‘apertura della autostrada Firenze-Mare, inaugurata nel 1932, che collega il capoluogo toscano con il litorale. La realizzazione della nuova stazione ferroviaria di Viareggio, inaugurata il 13 giugno 1936, e progettata dall‘architetto Roberto Narducci, funzionario del Ministero delle Comunicazioni, corrisponde alla volontà del regime di dotare Viareggio di un edificio monumentale con l‘obiettivo principale di accogliere gli ospiti in arrivo a testimonianza della vocazione turistica e balneare del capoluogo della Versilia, connessa storicamente al mare e all‘estrazione del marmo. In quel momento tutta la cultura italiana, per la spinta fornita alla nuova edilizia pubblica e per il prestigio conferito a una moderna decorazione che accompagnasse con i propri equilibri gli spazi delle architetture, conosceva quindi in questo settore un rinnovato slancio.