Moses Levy fu molto legato alla città di Viareggio dove soggiornò a più riprese nel corso della sua vita movimentata e dove si trasferì definitivamente nel 1962.
Gli eredi hanno voluto rendere testimonianza concreta di questo amore per la città del loro congiunto con una donazione che complessivamente consta di 28 opere (di cui 8 di Nello Levy), di una tavolozza di Moses donata dall’artista al figlio Nello e di una fotografia che ritrae l’artista.
Moses Levy, legato da amicizia a Lorenzo Viani che conobbe già nel 1900 quando ambedue frequentavano a Lucca il Regio Istituto di Belle Arti, e con cui animò la vita culturale viareggina fra le due guerre, fu spesso accomunato per antitesi al Maestro viareggino per gli opposti punti di vista da cui ritrassero la città: Viani concentrato sulle tragiche vicende degli abitanti del rione antico della Darsena, marinai e pescatori, Levy dedito alla rappresentazione della Viareggio mondana e spensierata dei ricchi borghesi e aristocratici che aveva come palcoscenico la Passeggiata dei Viali a Mare.
LEVY
Approfondimenti
Delle 28 opere donate 19 sono di Moses Levy, tre quadri, un Autoritratto, il Ritratto di Leonida Rapaci, il Ritratto di Enrico Pea, e 16 opere grafiche, sia disegni, sia incisioni che offrono un panorama completo dei temi a lui cari, 8 quadri di Nello Levy anch’egli, sulle orme del padre, pittore, e una preziosa incisione di Lorenzo Viani: la sua prima acquaforte.
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