Le prime notizie certe riguardo all’attività incisoria di Lorenzo Viani risalgono al 1915 quando l’artista espone nella grande mostra di Milano anche 54 xilografie. Né vi è cenno di questa attività in nessuno scritto relativo all’autore prima del 1914, anno in cui Viani risulta iscritto alla “Corporazione italiana degli xilografi” e in cui pubblica i primi esemplari sull’Eroica di Ettore Cozzani. Queste ragioni, e il contenuto delle immagini fortemente caratterizzato da una maggiore presa di coscienza civile, hanno indotto Ida Cardellini Signorini a indicare nel 1913-15 il periodo in cui si concentra la maggior parte dell’attività del Viani xilografo.
“ Voglio sottolineare, ancora una volta, l’irruenza vitale dell’intaglio vianesco, che non profila, se non raramente, l’immagine, ma la costringe a nascere per virtù propria, per il diritto alla vita di quei bianchi e neri dirompenti, , equilibrio teso e stringente; una forza innata che si autogestisce. In nessun altra opera di questi anni, come nelle xilografie, si giunge alla preistoria di questa creatività, che aderisce fisicamente alla materia e al mezzo, – la visione delle matrici è illuminante nel loro formarsi geologico- ed è perciò che questa pratica artigianale condiziona qualsiasi altro fare, sia grafico che pittorico; ed è per questo che la produzione xilografica si concentra soprattutto tra il 1913/15: gli anni, si è detto, di una maggiore presa di coscienza civile”(Cardellini Signorini, p.242)